E ' veramente singolare che il Ministro per la Famiglia Rosy Bindi abbia sentito la necessità di proporre il ddl sui DI.CO. e quindi di affrontare un problema che con la Famiglia non c'entra niente. La Bindi ha affrontato un problema che riguarda più l'anagrafe della residenza che quello della famiglia. Alla Bindi vorrei riportare la definizione di famiglia da Wikipedia:
"""""Una famiglia è costituita da un gruppo di persone che vivono insieme, oppure da più gruppi di persone aventi in comune la discendenza (dimostrata o stipulata) da uno stesso progenitore, da una unione legale o da una adozione. Tra i membri di una famiglia si individuano varie relazioni e gradi di parentela.
Nella cultura occidentale, una famiglia spesso è definita in modo specifico come un gruppo di persone affiliate da legami consanguinei o legali, come il matrimonio o l'adozione. Molti antropologi sostengono che la nozione di "consanguineo" deve essere intesa in senso metaforico; alcuni sostengono che ci sono molte società di tipo non occidentale in cui la famiglia viene intesa attraverso concetti diversi da quelli del "sangue".
L'articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo afferma:
Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. """""""""""
La Bindi si sta adoperando quindi per cambiare il significato al termine di famiglia che nella storia non è mai stato quello del suo disegno di legge.
Il Gladiatore
11.2.2007
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