Ricontare i voti di fronte ad una contestazione fondata è un dovere di un paese democraticoe deve essere scritto nella Costituzione. Se avessimo da subito cominciato a fare la verifica, oggi sapremmo già il risultato e forse Prodi sarebbe a casa, senza bisogno di manifestazioni e fischi.
Chi si oppone vuole togliere a tutti la libertà di sapere. Ecco, oggi la sinistra italiana al governo impedisce al paese di conoscere la verità. Macchè conteggi parziali. Servono solo ad aumentare la speculazione. Faccio una breve considerazione: un paese che spende miliardi di euro per fare le elezioni, quasi ogni anno, deve avere i fondi per fare le verifiche. Il costo ? sicuramente inferiore a quello sostenuto per tre i giorni di seggio elettorale. Poche ore di lavoro ad un numero di persone dimezzato. E avremmo la soluzione. La norma va scritta nella legge elettorale e perfino nella Costituzione: riconteggio delle schede contestate (anche tutte) quando vi sia incertezza del risultato. Ma ci vuole tanto ?
Il Gladiatore
14.12.2006
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