Se si va in piazza stavolta scendo anch'io che sono generalmente contrario a queste "comunisterie".
E' necessario aggregare il paese intorno a precisi valori inderogabili e indiscutibili che purtroppo si sono persi o ci vogliono togliere: la libertà individuale, l' identità nazionale, l'appartenenza culturale, la difesa della famiglia, della proprietà, del lavoro, della meritocrazia, i diritti umani, la giustizia senza colore, l' informazione che non fa propaganda.
Tutte queste cose sono necessarie perchè si sviluppi una solidarietà vera, verso tutti gli uomini e senza interessi di parte.
Purtroppo oggi la solidarietà si spreca e la si ostenta con il sistema della propaganda. Basta vedere gli aiuti arrivati a Beiruth nei giorni scorsi. Non si sa cosa abbiamo portato né a chi, ma abbiamo ribadito con interviste e servizi che noi siamo buoni, pronti ad aiutare tutti quelli che ci fanno andare in prima pagina. Con buona pace del Vangelo che raccomanda : non sappia la mano destra cosa fa la sinistra.... (ma quella di Prodi si deve sapere !)
Allora non è più solidarietà ma un bieco sfruttamento della povertà. Noi dobbiamo ribaltare questo concetto nella testa degli italiani. Scendiamo in piazza per cambiare questa politica assurda.
Il Gladiatore
20.08.2006
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